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Dalle pagine della Gazzetta dello Sport arrivano direttamente dal ritiro della Lazio le parole di Nicolò Rovella.

Il saluto di Immobile

Abbiamo perso tre campioni, ma ora dobbiamo pensare al lavoro, a diventare una squadra, a fare gruppo. La coesione può farci crescere. Immobile? Ho avuto la fortuna di stare con Ciro per un anno e da lui ho imparato tanto, mi sarebbe piaciuto averlo ancora qui, è andata così, fa parte della storia della Lazio. Ora però tocca a noi giovani avviare un altro ciclo vincente. Andare oltre senza dimenticare quanto ha fatto chi è diventato leggenda.

Prospettive per il prossimo anno

Per me sarà un anno importante. Nella scorsa stagione sono stato frenato dalla pubalgia. Ora spero di giocare il più possibile e aiutare la Lazio. Cerco il primo gol in biancoceleste. Vorrei farlo sotto la Curva Nord, al debutto in campionato contro il Venezia. E poi mi piacerebbe ripetermi nel derby. Rigorista? Sì, ora che non c’è più Ciro… Prima non potevo neanche pensarci. Sui calci piazzati so farmi valere.

Impressioni su Baroni

Ho avuto allenatori che mi hanno dato tanto. Sarri, un maestro, mi ha insegnato la fase difensiva, in cui devo migliorare, ora voglio crescere in quella offensiva. Con Baroni mi sto ritrovando nei movimenti di Palladino a Monza. Libero tra difesa e attacco, un ruolo che mi piace.

Tifosi della Lazio

Dalla prima volta che sono entrato con la maglia della Lazio ho sentito una carica particolare che deriva dal pubblico e dalla storia dello stadi. Sì, questa maglia mi dà emozioni forti. Spero di giocare il più possibile e vincere tanto

Lazio di Maestrelli? 

Qualcosa di meraviglioso. Magari pensare di ripeterla. Sì, un sogno da trasformare in obiettivo.

L'ARRIVO DI NUNO TAVARES NEL RITIRO DELLA LAZIO

 

 

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