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Alla vigilia della sfida di Coppa Italia tra Lazio e Napoli è intervenuto in conferenza stampa il tecnico dei biancocelesti Marco Baroni che ha presentato la sfida ai partenopei rispondendo alle domande dei cronisti presenti. 

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Cosa può rappresentare la Coppa Italia per la Lazio?

Ci teniamo a far bene, la squadra ieri ha lavorato con attenzione e voglia, abbiamo qualche defezione e calciatori da recuperare, anche oggi alle 16. Giochiamo contro la prima in classifica, meritatamente prima aggiungo. Vogliamo fare bene. 

Ha visto la stessa Lazio nelle ultime partite?

Della partita con il Ludogorets abbiamo parlato, è stata particolare, non abbiamo trovato il gol ma abbiamo creato e giocato. Io guardo quello che si fa in campo, ciò che si merita. Non siamo riusciti purtroppo a vincere, forse serviva più determinazione sotto porta. Non siamo stati nemmeno fortunati. A Parma abbiamo fatto una buona partita, nel primo tempo l'episodio ha innervosito un po' la squadra, però abbiamo continuato a creare. Abbiamo commesso errori, lo sappiamo. Fanno parte del lavoro e di una crescita costante che deve esserci. Nella ripresa la Lazio mi è piaciuta anche dopo il 2-0, siamo ripartiti a testa bassa. Un aspetto importante, non siamo contenti del risultato di certo. Sul campo dobbiamo meritare, la squadra se gioca come ha giocato porterà a casa tante.

La Lazio ha qualche punto in meno in classifica per gli arbitri?

Ora si possono avere delle sensazioni, ma credo che a fine campionato tutto si equilibra. Non dobbiamo mai portare la squadra su quel terreno, dobbiamo pensare solo al lavoro. Abbiamo fiducia. La crescita in queste situazioni ci dà ancora più forza. Nel calcio bisogna sapere che ci possono essere determinate situazioni, dobbiamo riuscire a gestirle, nella crescita serve anche questo. Abbiamo analizzato ciò che abbiamo sbagliato, sono le cose che possiamo controllare.

Infermeria?

Qualcuno è quasi pronto al rientro. Castrovilli sta bene, può fare qualche minuto, mi ha dato la disponibilità. Per noi è un aspetto positivo, ci crediamo, conosciamo il suo percorso, vogliamo riportarlo dentro. Qualche giocatore è uscito con un problemino da Parma, vediamo se lo recuperiamo anche con un minutaggio parziale. Tavares per questa non c'è, non getto la spugna per la prossima. 

Sorpreso dal Napoli

Non mi sorprende, il Napoli è meritatamente primo. Conosco Conte al di là dei risultati, gli sono stato vicino due anni alla Juve e so che è un grande allenatore. Sarà dura per tutti gli altri ma non sono stupito. Dentro quella classifica c’è tanto lavoro.

Che partita sarà?

Una bella partita che affronteremo in casa. L’avversario è di altissimo livello, una squadra solida, complicata da affrontare per tutti e anche per noi. Per la grande difficoltà è un test più importante, vogliamo misurarci noi con questo tasso di difficoltà. Sarà una partita vera, viva, accesa. Poi speriamo di portarla dalla nostra parte.

Guendouzi o Dele-Bashiru

Devo fare valutazioni. Oggi è la seduta che mi permette di capire come gestire la squadra. Non abbiamo seconde linee, chi va in campo è un titolare. Sarò ripetitivo ma è la verità, tutti hanno dato un grandissimo contributo e me lo aspetto anche domani.

I fuori lista per il campionato?

Domani tutti utilizzabili. Lavorano con noi e ci danno una grande mano. Parlo di Hysaj, Akpa e Basic, io li tengo valutabili per il rispetto, per come si sono sempre comportati nel darci una mano in settimana.

Dia ci sarà domani?

Domani non credo ci sarà, ma anche lui potrebbe recuperare per domenica come ho detto prima per altri.

Doppia sfida con il Napoli può condizionare?

E’ anomalo ma sono due partite. Una la giochiamo da noi, una da loro. Sono due partite con due nature diverse, alla seconda ci penserò da domani sera. Ma prima faremo di tutto per fare bene domani.

Isaksen?

E’ dentro l’essere più decisivo. Lo sa anche lui, non si nasconde. A Parma buona partita, ma aveva una palla da mettere dentro. Ha qualità e sono convinto che possa fare quel clic per essere dal punto di vista realizzativo uno che fa la differenza. Lo sappiamo e lo sa anche lui, ci lavoriamo. Però per adesso il ragazzo sta facendo un percorso più che positivo.

Come reagire alla sconfitta?

Si passa anche da queste gare, da queste battute d’arresto. A Parma ho visto una squadra che ci ha creduto fino alla fine, poi ci è mancato quello che volevamo, l’essere più cattivi nelle tante occasioni. Ma è un percorso, il direttore ha parlato di anni di percorso. Io vi ho detto che tempo non ne abbiamo mai. Ci prendiamo una squadra che non è mai battuta, per me quello è importante. Posso essere battuto nel numero, ma non battuto sulla prestazione. Io cerco di continuare ad alimentarla. Sia col Ludo che col Parma nella prestazione non siamo usciti battuti.

Confronto con i vertici arbitrali

Questi confronti ci sono. Non possiamo renderli pubblici, ma sono convinto che tutto il sistema voglia andare in una direzione. Vanno corrette alcune situazioni ma fanno parte della crescita professionale. Si può migliorare in certe valutazioni. Questo confronto c’è e lo facciamo.

Orgoglioso del lavoro fatto?

So che è lunghissima. Mi trovate così, sia quando le cose vanno bene che quando ci sarà da essere più convinti. Da questo punto di vista sono centrato sul percorso, che deve passare dal gioco. La squadra può farlo. A me fa piacere della partenza ma non abbiamo fatto niente, ci sono tante gare e tante difficoltà da affrontare insieme.

Rovella come sta?

E’ stato emotivamente coinvolto, ma il gol arriverà. E’ forte mentalmente, tecnicamente, nella corsa. E’ acceso, è vivo. Poi non ha sbagliato solo lui. Per primo io. Si può far meglio tutti, nella prossima palla si rigiocherà meglio.

Si aspettava una Lazio così forte, ma ora il calendario?

Il fatto che arrivi un mese con queste gare vuol dire che stai giocando qualcosa di importante. Sappiamo benissimo il nostro percorso, non vediamo l’ora di trovare queste gare. Non dobbiamo avere timore di confrontarci. Anche se saranno tanti incontri, se ci sarà da spendere tanto, siamo pronti e le attendiamo.

Ruoterà gli uomini?

Lavoriamo sul campo, le partite sono lavoro, quindi fanno parte della crescita. La prestazione e l'atteggiamento non devono mai mancare. Anche se non c'è la settimana tipo, in gara si trova la crescita che vogliamo. 

Baroni chiude la conferenza con un pensiero per Bove: 

Volevo da parte mia e del mio staff mandare un abbraccio a Edoardo Bove. Gli siamo vicini tutti: io, lo staff, la squadra, la società. Un abbraccio a lui, alla famiglia e alla Fiorentina. Forza! 

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