Monza - Lazio, Sarri: "Il derby non ci fa'partire in vantaggio. Luis Alberto giocatore totale..." - VIDEO
Alla vigilia della trasferta di Monza è tornato a parlare in conferenza stampa il tecnico della Lazio Maurizio Sarri che ha risposto alle domande dei cronisti presenti.
Ha preparato la gara di domani cavalcando l'entusiasmo?
"Si sta preparando con logicità. Il derby non ci fa partire in vantaggio, sarà difficilissima, il Monza sta mettendo insieme dei numeri importanti. A livello di possesso palla è passata dal 18esimo posto al quarto posto in pochi mesi, se si hanno certe qualità ti possono mettere in difficoltà.Serve sacrificio e umiltà".
Come sta Immobile?
"Dal punto di vista clinico sta bene, poi c'è l'aspetto fisico, non può essere al massimo. Vediamo se usarlo per uno spezzone".
Come ha visto i nazionali? Zaccagni sorpreso?
"Abbiamo un ct che fa le convocazoni, io quando i miei non vengono convocati sono contento. Sono decisione sue, non mi interessa. I nazionali sono una follia, Vecino ha fatto quattro viaggi per due amichevoli, pure rientrato troppo bene per quello a cui è stato sottoposto. Il campionato non è più fattibile, ho sentito paragoni con NBA, una follia. Si gioca 38 minuti contro 90, nel calcio si prendono più botte rispetto alla NBA, al basket europeo un po' meno".
Ha rivisto l'opinione sulla corsa Champions?
"Io ho sempre detto che si sono squadre superiori all'organico nostro, a livello complessivo. Vedo squadre che fanno dei cambi che ti lasciano pensare, ho visto l'Atalanta contro l'Empoli, a 20 minuti dalla fine ha messo Boga, Hojlund e Lookman. RImango dell'idea che ci sono organici superiori, poi lottiamo e vediamo come va a finire".
Ora inizia un "altro" campionato?
"Il vantaggio è quasi simbolico, se penso ai punti recuperati nelle ultime 5 partite, penso cosa potrebbe succedere tra 11. Possiamo farci poco affidamento. Non guarderei il campoionato intero, ma la gara di domani. Lì ha perso la Juve, ha pareggiato l'Inter. Una squadra difficilissima. Andiamo a prenderci il piccolo vantggio di giocare una volta alla settimana, ma pensiamo di partita in partita".
Quest'anno non c'è nulla di scontato.Giudizio su Palladino?
"Tra gli allenatori giovani di ora è uno dei più intriganti e interessanti. Riesce a fare una fase difensiva tipo l'Atalanta, con un palleggio alla Guardiola. Uno da seguire con tantissimo interesse".
A che punto è Pellegrini?
"Se può giocare dall'inizio lo dico a Luca. Sono contentissimo, è bello, partecipe, grande progressione della condizione e apprendimento. Poi stiamo parlando di una linea che ha funzionato, metterci le mani è sempre difficile".
Milinkovic?
"Non è un momento in cui si sta esprimendo al massimo. Se torna al 100% ci può fare la differenza nella parte finale. Lo aspettiamo con grande fiducia".
Quanto cresciuto il feeling con Luis Alberto?
"Dipende che intendi per rapporto. In questo momento è un giocatore fenomenale, io non lo so il pubblico, i giornalisti cosa guardsano in partita. Per quello che vede l'allenatore quello che sta facendo mi rende contento. Giocatore totale, ti tira da fuori, rincorre, fa tutto. Giocatore sopra le righe".
Incontro a breve con Lotito?
"Lo vedo spesso, non così come prima da quando è in Senato. Ma lo vedo spesso".
Spesso la Lazio si è fermato contro le medio-piccole.
"Mi sembra un campionato strano, contro queste perdono tutte. Le squadre di media classifica sono forti, se le incotnri in un momento di salute è un problema. Parlo di Bologna, Monza, Fiorentina e Torino. Hanno uno spessore superiore rispetto agli anni precedenti. Le motivazioni che contano sono interne. quelle esterne sono frivole che il tempo porta via. Lo dico alla squadra, vogliamo essere la più forte di Roma o una delle più forti d'Italia. Dopo le partite di cartello abbiamo vinto una volta sola. ".
Ha detto di preferire gli italiani: si è discusso di questo con Lotito?
"Una cosa di cui abbiamo sempre parlato. Io l'ho sempre detto che preferisco gli italiani, perché danno più identità. Se in rosa ne hai 7-8 di italiani dai un'identità, se sono laziali ancora meglio. Ma lo pensano tutti. Un italiano che fa 3 partite costa 15 milioni, uno straniero in Bundes".
La Lazio è stata alterna?
"Succede a tutte, posso dire le gare di Milan e Inter, solo al Napoli non è successo. Periodi neri del Psg anche ci sono stati. Il livello top si è un po' abbassato, il medio alzato. Il nostro gruppo ha mostrato la tendenza a accontentarsi".
Quanto conta la Champions per la progettualità futura? La Lazio avrebbe più appeal?
"Non lo so come ragionano calciatori e agenti. A me non importa se una squadra sta in Champions in meno, se una squadra mi cerca e il progetto mi intriga ci vado lo stesso. Se poi ci sono giocatori che si fermano al primo aspetto, può essere pure che aumenti a livello di richiamo".
La Lazio vista la classifica ora ha più responsabilità?
"La Lazio vista la classifica ora ha più responsabilità?La responsabilità ce l'ha chi ha l'organico migliore del nostro, noi abbiamo un'opportunità".
Oggi è una triste ricorrenza della scomparsa di Chinaglia.
"Lo ricordo quand'ero ragazzino, ma avevo più come idolo gli allenatori che i calciatori. Lui ha segnato un'epoca, un personaggio estroso, particolare, rimane nell'immagine popolare fortissima. Come giocatore ho immagini davanti, però la cattura del personaggio era forte. Il ricordo è forte".
Lei critica spesso le nazionali.
"Io non critico le nazionali, non mi interessa niente. Ho visto 10 minuti di Kosovo e Andorra, ho visto tutti i giocatori in area, ho detto "cazzo è successo?". Critico il calendario, la qualità diminuisce, ci sono sempre 5-6 assenti per infortunio, mi devono spiegare dove vogliano andare. Il calcio da sport è diventato business, se poi diventa solo business non escludo che tra 10 anni nessuno si interesserà più".
La pausa ha fatto bene?
"Nei meandri mentali è difficile capire, cosa fa bene e cosa no. A volte giochi dopo 3 giorni e invece la trovi concentrata, a volte passa più tempo e lo scopri dopo. Non è facile da sapere. Poi la partita dice la verità".
La vittoria al derby può essere la cura al problema mentale?
"Una piccola parte avete visto. La squadra ha lavorato bene dal punto di vista materiale e pratico. Ci sono stati momenti ludici e momenti tattici di alta intensità. Siamo indecifrabili, la squadra si allena a grandissimi livelli, spero che questa continuità nelle sedute diventi continuità mentale per le partite. Rispetto all'anno scorso abbiamo una continuità diverso, poi quest'anno non abbiamo fatto bene in Europa, ho paura che c'entri una scelta inconscia della squadra".
Quanto Sarri c'è nella Lazio attuale?
"Mi ci vedo. Giovedì abbiamo fatto un allenamento sulla linea difensiva, l'ho rivisto a casa, è roba importante. Una linea, lasciando perdere il valore dei singoli, è ai livelli di Napoli ed Empoli. Al Chelsea e alla Juve non l'ho mai raggiunto questo livello. Poi se Sarri nell'immaginario di tutti è quello del Napoli, non si rivedrà più. Ci sarà invece il Sarri di un altro gruppo di giocatori e di altre caratteristiche".
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LA CONFERENZA STAMPA INTEGRALE DI PALLADINO