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Dejan Stankovic ha analizzato la sconfitta della sua Sampdoria in conferenza stampa“Abbiamo giocato contro la Lazio, squadra con obiettivi diversi dai nostri, con giocatori di altissima qualità tecnica, allenata alla grande, organizzatissima, con una difesa molto stabile. Abbiamo cercato di metterla in difficoltà, sporcare il loro gioco. Abbiamo segnato poco, per vincere servono i gol. Ma vi posso garantire che stiamo lavorando, tutti i giorni. È molto difficile giocare ogni partita con l’acqua alla gola. Non siamo la squadra che può creare una decina di occasioni pulite, ne creiamo 3-4, oggi due belle chance. La voglia di segnare due gol con un tiro affretta la decisione, fa in modo che si sbaglia ma non posso perdermela con loro, stanno dando il 300%. I giocatori sono stati dignitosi, ma di brutto. Se mi aspettavo Ferrero allo stadio? Mi aspettavo una prestazione dignitosa, e l’ho avuta. Questo basta”.

Il gol di Luis Alberto alla Stankovic?

“Luis è bravo, conoscevamo tutte le qualità dei giocatori della Lazio. Sapevamo che una mezza occasione poteva essere sfruttata. Poteva nascere una palla gol dal niente. I ragazzi sono stati quasi perfetti. Sfortunatamente quella palla l'abbiamo lasciata a uno che i piedi ce l’ha, si possono sempre fare i complimenti”.

La situazione del club impatta sulla squadra?

“Le mie situazioni riguardano il campo. Sono uomo spogliatoio, ho una diga intorno. Posso lavorare, posso essere onesto con me e con i ragazzi. Sulla situazione intorno io non posso fare niente. Sono pagato per far in modo che la squadra faccia il suo meglio. Per chiudermi e farmi alzare bandiera bianca ci vuole di più. Fino alla fine rappresentiamo un grande club, e così ci dobbiamo comportare”.

Che sensazione tornare all'Olimpico?

“Emozione bellissima rientrare all’Olimpico. I sottopassaggi, la zona spogliatoio è un po’ cambiata ma l’Olimpico no… ha sempre il solito fascino di grandezza, di importanza. Sono passati tanti anni, lo dico sempre… noi abbiamo vinto poco per quanto eravamo forti. È la prima volta che torno, spero non sia l’ultima”.

La preparazione della partita?

“Quando prepari una partita guardi tanti aspetti, anche dal punto di vista fisico, con le partite infrasettimanali le rotazioni potevano essere poco. Volevamo aumentare pian piano il ritmo e l’abbiamo fatto. Abbiamo sporcato tante uscite, abbiamo rubato qualche pallone, non è da Lazio perdere palloni sulla costruzione. Ce l’hanno lasciato fare per merito dei ragazzi. Allenare la Lazio? Non ci allarghiamo (ride, ndr)”.

In caso di salvezza...

“Cosa farò in caso di salvezza? Che scelgano i giocatori cosa devo fare. Lo farò, senza problemi. Non guardo dati statistici, ogni partita ha una storia a sé. Una striscia di positività tirerebbe su il morale dei ragazzi, che sono bravi, ma la tensione li condiziona. Stanno dando tutto, c’è margine per far meglio”.

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