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Dal ritiro della Under 21 della Spagna ha parlato a Relevo il difensore biancoceleste Mario Gila che ha commentato la sua prima stagione in Italia. "Sapevo che sarebbe stato difficile, questo è stato uno dei motivi per cui sono andato alla Lazio. Andare in un altro paese, dove difensivamente è molto diverso dalla Spagna, dove sarei cresciuto molto… Mi aspettavo una stagione difficile ma in cui pensavo di giocare un po' di più. La situazione è andata così e con un aiuto esterno l'ho affrontato comunque bene, ma è il mio primo anno e ho un'altra stagione davanti a me. Non devo pensare al campionato precedente, perché ho imparato molte cose e personalmente sono super felice di ciò che sono cresciuto. Non devo pentirmi di non aver giocato, sono cose che succedono e l'importante è affrontarle bene. Ho passato un periodo molto brutto all'inizio dell'anno, perché venivo dal giocare sempre e tutto andava per il verso giusto. Arrivare lì, in un altro paese... È stato difficile non avere i minuti o la posizione nella squadra che mi aspettavo. Ho deciso di chiedere aiuto psicologico, ho contattato un ragazzo tramite un conoscente. Per gli atleti, che sia buono o cattivo, è importante avere qualcuno che ti aiuti. Ti fa avere i piedi per terra e gestire le situazioni da un altro punto di vista. Queste sono situazioni molto difficili, siamo ragazzi di 21 o 22 anni la cui mente non è matura come dovrebbe essere per le situazioni che stiamo vivendo e chiedere aiuto psicologico e averlo penso sia molto necessario".

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