Supercoppa Italiana. Inter - Lazio, la conferenza stampa di Sarri - VIDEO
La Lazio esce pesantemente sconfitta dalla seconda semifinale di Supercoppa per 3-0 contro l'Inter. Subito dopo la fine del match il tecnico della Lazio Maurizio Sarri ha risposto alle domande dei cronisti presenti in sala stampa ed ha parlato della prestazione dei suoi. Queste le sue parole.
Come si spiega una prestazione del genere? Le scelte hanno inciso?
"Nel secondo tempo ha visto qualcosa? C'è poco da riflettere sulle scelte: il divario con l'Inter non è questo, è chiaro che ci sono dei nostri demeriti e non è poco. La somma dei singoli dell'Inter è superiore alla nostra, ma il divario non è questo: lo possiamo comare col collettivo, a livello tattico e mentale. Stasera siamo stati scadenti".
Stupiti dall'Inter?
"Io sono stupito dai miei. Se all'Inter concedi di giocare trenta palloni tra le linee, è chiaro che crea così tanto. Hanno fatto meglio di quanto fanno di solito, ma è chiaro che se ti giocano costantemente tra le linee vai in difficoltà. Loro hanno mosso sempre la palla a un tocco. Non tolgo niente ai meriti dell'Inter, ma io sono principalmente deluso dai miei".
Su Zaccagni?
"Solito problema (all'alluce, ndr). Con la Roma l'antidolorifico aveva fatto un certo effetto, con il Lecce meno e oggi quasi niente".
Ha già parlato alla squadra?
"Io alla squadra ho già detto che dalle esperienze negative c'è da prendere degli insegnamenti. Uno è l'aspetto tattico, l'altro quello mentale. Se l'abbiamo capito probabilmente con le squadre come l'Inter potremo perdere 1-0 o magari strappare qualche pareggio. Noi ogni quattro o cinque partite tiriamo fuori partite di questo tipo. È una cosa di difficile soluzione, spero che sia in grado di azzerarle".
La finale sarà vincitrice dello scudetto contro vincitrice della Coppa Italia, aveva ragione lei a contestare la formula?
"Se vanno in finale le due squadre più forti è convincente. A me non piace il fatto che, nel momento in cui si discute del numero di partite, si aggiungono sempre partite. Poi c'è anche l'ipocrisia di mettere le liste, il fair play: se giochiamo 70 partite l'anno che cazzo di liste volete? Non ero convinto della formula per questo, parliamo di una competizione nata per giocarsi agli albori della stagione. L'unica nazione che la mantiene è l'Inghilterra, mi pare che a livello economico siano ben ripagati".