header logo

Ai microfoni dei canali ufficiali della Lazio è intervenuto il nuovo acquisto della società biancoceleste Cristo Munoz che si è presentato ai tifosi.

Esperienza al Barcellona

A 12 anni ho lasciato la mia famiglia per andare al Barcellona e lì è iniziata la mia carriera. Fin da piccolo è stato uno step importante che mi ha aiutato a crescere sia come persona che come giocatore, perché essendo molto giovane lasciare la mia famiglia e i miei amici è stato molto difficile. La scuola del Barcellona ha lasciato un segno nella mia vita. È un club importante ed essendoci stato fin da piccolo è stato un motivo di grande responsabilità. Sono stato 7 anni lì e ho imparato tantissimo, grazie a loro ho tirato fuori il meglio di me. A livello calcistico credo sia una scuola di livello mondiale. Il mio idolo è Iniesta, non solo per i gol ai Mondiali ma soprattutto per quello che ha fatto per la Spagna e per il Barcellona. Giocando nel suo ruolo ho sempre cercato di emularlo fin da piccolo guardando i suoi video. Per me è stato un onore aver condiviso gli stessi ambienti. Chi vuole giocare in questo ruolo deve guardare i video di Iniesta.

Importanza della famiglia

Per me la famiglia è tutto, soprattutto quando sei costretto a lasciarla da piccolo. Lì capisci quanto è veramente importante. Il numero 10 mi è sempre piaciuto, è sempre stato accostato ai fuoriclasse. Tutti i più grandi calciatori hanno avuto quel numero sulle spalle. Il punto di svolta nella mia vita è stato quando sono andato al Barcellona, mai mi sarei aspettato una chiamata del genere. Quando ti ritrovi a giocare con quello stemma sul petto, avverti una responsabilità enorme. All’inizio senti molta pressione perché molta gente di guarda, ma il club trasmette valori forti: attitudine al lavoro, tenere certi comportamenti, devi essere un esempio per la gente. Questo mi ha migliorato come persona e mi ha aiutato a maturare.

Arrivo alla Lazio dove ci sono già altri spagnoli

  1. Anche se sono arrivato da poco, alla Lazio ho ricevuto una grande accoglienza. Giocare con Patric, Gila e Pedro sarebbe fantastico, spero di conoscerli presto e allenarmi con loro. Per me è una grande fortuna avere una piccola colonia spagnola perché sono sicuro che mi aiuterà ad ambientarmi. Quando ho saputo dell’interesse della Lazio è stato molto emozionante, è un club che già conoscevo. Ho anche una maglia della Lazio a casa della stagione 2019/20. È stata l’unica squadra che ha mostrato un serio interesse nei miei confronti. Ho sempre sognato di giocare in Italia: sia il paese che il campionato mi hanno sempre affascinato.

Compagno di squadra di Yamal

Quello che ha fatto Yamal non mi sorprende. Abbiamo condiviso il campo, eravamo consapevoli che prima o poi sarebbe esploso. A livello di talento è il miglior giocatore con cui io abbia mai giocato. Restiamo con i piedi per terra, ma pensando in grande mi vedo a giocare in Serie A e a vivere di calcio. Soprattutto voglio dare soddisfazioni alla mia famiglia, che sia orgogliosa di me, che mi veda realizzato e competere ad alti livelli.

Le ultime di calciomercato

Lazio, 29 agosto 1998 la prima Supercoppa Italiana: il ricordo della società
CASO SCOMMESSE - Corona shock: "Non farò mai i nomi dell'Inter perchè sono interista, ma ce n'erano..."