Nazionale, Immobile si racconta: "Nei derby c'è rivalità e rispetto con Pellegrini, ma..."
Dal ritiro della Nazionale Italiana ha parlato Ciro Immobile che è intervenuto sui canali ufficiali in un'intervista insieme al capitano della Roma Lorenzo Pellegrini.
Baggio...
"Personaggio incredibile ed ha portato nel mondo il nome dell'Italia e lo ha fatto in modo eccezionale. Mi sarebbe piaciuto conoscerlo e passare una serata con lui. Io ricordo gli ultimi anni della sua carriera e ricordo come tutta la gente gli voleva bene come successe a Milano".
Spagna esordio...
"Ho esordito con l'Italia in uno stadio che non esiste più, l'ex campo dell'Atletico Madrid. E' stata una cosa inaspettata in quel momento, anche se stavo facendo molto bene con il Torino e Prandelli mi chiamò. E' stata un'emozione incredibile e subito dopo ho chiamato la mia famiglia perché non ci credevo...".
Cosa mangi prima della partita?
"Pasta in bianco e pollo, l’importante è la merenda per noi. È il pasto pre gara. Ci sono alcuni che mangiano toast, altri solo riso. Di solito mangiamo sempre 3 ore prima della partita”.
Hobby fuori dal calcio?
“Mi piacciono le macchine come Lorenzo (Pellegrini, ndr). Mi piace stare con la famiglia e con gli amici. Ci piacciono. Playstation? Con l’età che avanza e i bambini che crescono stiamo mollando un po’”.
Italia Under 20?
“Ci sono rimasto male. Non hanno giocato come tutto il Mondiale, erano forse troppo tesi. Hanno fatto un percorso bellissimo, ma le finali sono cosi. Meritavano qualcosa in più”.
Essere capitani di un derby...
"Siamo i capitani delle due squadre e tutto dipende da noi. C’è rivalità e rispetto. Ognuno lotta per portare a casa il risultato. Quando siamo qui a Coverciano parliamo di tutto tranne che di Lazio e Roma. Ci bastano quelle due volte all’anno. A fine partita ci abbracciamo come è andata è andata. Da capitani dobbiamo dare l’esempio dei valori dello sport".
Cosa ti piace di Pellegrini?
"Spesso parliamo di questa cosa. È come se ci completassimo. Lui ha una grande visione e sa sempre dove mettere la palla. Questo per un attaccante è top perché sai che la palla ti arriva al momento giusto. Con giocatori cosi è più semplice trovarsi davanti alla porta".